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L’antica fiera di Sant’Antonio

 

Locandina della Antica Fiera di Sant'Antonio 2020

La storia

Dal 1997 è stata riscoperta, dopo un'interruzione di circa cinquant' anni, l'"Antica Fiera di Poggio a Caiano", una rievocazione dei costumi e delle tradizioni rurali, che richiama l’epoca in cui la maggior parte della popolazione del territorio era impiegata nell’agricoltura, nel giorno dedicato a Sant’Antonio, protettore degli animali e dei raccolti.

Sant'Antonio abate visse in Egitto fra il III e il IV secolo, conducendo un’esistenza ascetica, ed è considerato il fondatore del monachesimo cristiano. Ebbe una vita ultracentenaria e complessa: fu eremita e strenuo difensore dei cristiani perseguitati da Massimino Daia, lottò con il Demonio che lo tormentò per tutta la vita, lo respinse con digiuni e preghiere. Dall’epoca medievale, è ritenuto il patrono degli animali domestici ed è per questo che il 17 gennaio in tutte le parrocchie è usanza impartire la benedizione agli animali: più che a quelli da stalla e da cortile – un tempo ad avvicinarsi alle chiese erano soprattutto i bovini e gli equini, cioè gli animali che servivano per lavorare e per il sostentamento delle famiglie contadine – in tempi recenti si è passati agli animali da compagnia (cani, gatti, uccellini etc.). Sant’Antonio era inoltre particolarmente caro agli agricoltori, in quanto protettore dei raccolti, che custodisce dalle tempeste, e delle case dei contadini, che preserva dagli incendi. I contadini di solito ne custodivano un’immagine nelle stalle e nei fienili, per chiedere la sua protezione sul bestiame e sui campi.

A Sant'Antonio sono dedicati i panini benedetti: un costume che regge ancora oggi nella provincia di Prato e che ha tradizioni molto antiche. Si comprano la mattina presto, il 17 gennaio, il giorno dedicato al santo protettore degli animali e degli smemorati che a questo santo si rivolgevano invocandolo con la seguente formula: “Sant’Antonio abate con le scarpe ricamate, col vestito di velluto, fammi ritrovare ciò che ho perduto”, sostituendo di volta in volta alla parola “ciò” il nome preciso dell’oggetto da ritrovare. Un....”Bell’e benedettini”...... si sentiva vociare fitto e chiaro perché l’avviso arrivasse in tempo per trovare sull’uscio, con i soldi in mano, i frettolosi compratori. “Tante picce di panini tanti spiccioli e... bell’e benedettiii…” mentre già veniva servita un’altra persona.

A Poggio a Caiano la manifestazione ha origini lontane, difficili da collocare: certo è che essa esisteva già nel 1709, anno in cui il pittore bolognese attivo alla corte dei Medici Giuseppe Maria Crespi – conosciuto anche come lo Spagnolo o lo Spagnoletto per il suo costume di indossare abiti attillati secondo la moda iberica – la raffigurò in un grande olio su tela conservato alla Galleria Fiorentina degli Uffizi: un’ampia scena di quello che era probabilmente soprattutto un imponente mercato di bestiame. Dai primi del '900 la fiera si è svolta per consuetudine il 17 gennaio, giorno dedicato a Sant’Antonio Abate. Oggi la festa avviene nella domenica più vicina a tale ricorrenza.

L’edizione 2020

L’antica fiera di Sant'Antonio 2020 è in programma per domenica 19 gennaio in via Risorgimento. La manifestazione, che affonda le radici nelle vecchie tradizioni rurali, è promossa e organizzata dalla Pro Loco di Poggio a Caiano con la collaborazione e il contributo dell'amministrazione comunale.

A partire dalle 8 e fino alle 19 nello spazio della fiera saranno presenti i banchi del mercato della fiera, mentre dalle 10 in poi si potranno assaggiare le specialità del territorio agli stand gastronomici a cura di Pro Loco e Caritas. Per tutto il giorno sarà inoltre possibile acquistare i caratteristici panini benedetti di Sant'Antonio.

Durante la manifestazione si potranno ovviamente ammirare alcuni animali: galline, papere, conigli, pecore, maiali e la mucca con il vitellino. Nell'area della fiera saranno inoltre presenti i mezzi antincendio della VAB – Colline Medicee, la mostra di trattori d'epoca e durante la giornata si svolgerà l'appassionante triathlon delle motoseghe, a cura de Il legnaiolo: i migliori boscaioli si sfideranno in gare di velocità e abilità nel taglio della legna. Novità di quest’anno, ci sarà anche il mulo Barone: un simpatico mulo che farà vedere come si trasportava la legna al tempo dei nostri nonni

Alle 12.30 via al momento più atteso da grandi e, soprattutto, piccini: la tradizionale benedizione degli animali domestici, effettuata dal parroco di Poggio a Caiano. Spazio quindi a cani, gatti, uccellini, pesciolini, cavalli e così via, che ogni anno per l'occasione affollano in gran numero lo spazio della fiera insieme ai loro padroni.

Alle 11.30 e alle 16.30 si terrà la dimostrazione di mungitura, dalle 15 invece via all’esibizione del centro cinofilo Vab Colline Medicee, alla dimostrazione dell’unità cinofila da ricerca a cura di Vab e alla simulazione di un intervento sanitario da parte della Misericordia di Poggio a Caiano. Dalle 15 alle 17.30 per i più piccoli sarà poi possibile fare gratuitamente il “battesimo della sella” sui pony e un giro sulla carrozza dell’associazione Cavalli e Carrozze, offerti dalla Pro Loco di Poggio a Caiano. Alle 16.30 spazio invece alla merenda.

Durante la manifestazione saranno presenti con il proprio gazebo informativo anche il coordinamento di Prato “Calogero Tramuta” dell’associazione Libera e l’associazione “Qua La Zampa Onlus”, gestrice dell’oasi felina di Prato “La Bogaia”.

Maggiori informazioni sulla pagina Facebook ProLoco Poggio a Caiano .